Già nel 2014, negli oceani galleggiavano più di 5.000 miliardi pezzi di plastica, e tra i 15.000 e i 51.000 miliardi di microplastiche, per un peso totale di circa 270.000 tonnellate. La mappatura delle zone più inquinate allora ha interessato il Pacifico settentrionale e meridionale, l’oceano Atlantico e l’oceano Indiano, la costa dell’Australia e del Golfo del Bengala.
L’immensa distesa di plastica include qualsiasi cosa, dai sacchetti ai detriti, agli attrezzi da pesca. Gran parte di questa spazzatura, sversata da ogni angolo del mondo, si accumula in cinque grandi spirali oceaniche, grazie a correnti circolari che concentrano le plastiche in alcune zone.
Ogni oceano ha la sua spirale, tra le quali spicca il ben noto Great Pacific Garbage Patch, isola di plastica che si estende su una superficie delle dimensioni del Texas.
Molti organismi ingoiano pezzi di microplastica, che possono accumularsi nel loro sistema digestivo. Infatti, dopo che il sole ha degradato la plastica portandola a piccole dimensioni, gli animali marini la scambiano per cibo e la ingeriscono, con danni agli organi interni, compromettendo sicuramente la qualità e probabilmente anche l’igienicità del cibo che arriva sulle nostre tavole.
Con questa consapevolezza e con la volontà, nel nostro piccolo,
di fare anche noi di SERMEN DRINKING
qualcosa di concretamente utile per il nostro pianeta,
stiamo lavorando a una nuova linea di prodotti
in PLASTICA RECUPERATA E RICICLATA.
Si tratta di prodotti ad alto contenuto tecnologico per i processi che a monte consentono di ottenere resine nobili da destinare sia a usi alimentari che per le più varie applicazioni, senza rinunciare performance di utilizzo e di design.